DOMANDA

Il Comune ha una popolazione di n. 1880 abitanti e n. 18 dipendenti.

A fronte della drastica riduzione delle entrate, statali e proprie, il Comune ha ridotto tutte le spese anche a scapito dei servizi agli utenti, non ultimo la soppressione del servizio scuolabus.

L’Amministrazione pertanto intende avviare una graduale riduzione della spesa del personale, diventata oramai improcrastinabile considerato che altre strade non sono percorribili.

Attualmente il Segretario è in convenzione al 50%, n. 2 Categorie C e n. 1 Cat. D prestano servizio al 50% presso altri enti e non vi sono dipendenti che hanno maturato i requisiti per il prepensionamento.

La proposta che l’Amministrazione intende portare avanti è la riduzione dell’orario di lavoro per alcuni dipendenti rientranti nelle categorie (A e B) nel settore Amm./Fin. e nel settore Tecnico/Man. con conseguente riorganizzazione dei servizi.

Le organizzazioni sindacali e le R.S.U. sono state informate, nel corso di una riunione convocata ad hoc, circa volontà dell’Amministrazione di procedere in tal senso e, preso atto delle problematiche realmente esistenti, aspettano che venga formulata una proposta concreta.

1)Alla luce di quanto innanzi, qual è l’iter procedurale corretto da porre in essere, anche nei rapporti con le rappresentanze sindacali? i dipendenti a cui ridurre l’orario di lavoro vanno individuati in funzione delle esigenze organizzative dell’Ente o è necessario tener conto di altri criteri (anzianità, carico di famiglia ecc..).

2)Il D.Lvo 165/2001 e la Circolare Madia (0023777 del 28/04/2014), in caso di situazioni di soprannumerarietà o eccedenza di personale fanno riferimento ai contratti di solidarietà. In che modo si applicano tali contratti al Pubblico Impiego?

RISPOSTA

Occorre che il comune dichiari la eccedenza e/o il sovrannumero di personale, per cui deve individuare i posti per i quali ridurre l’orario. Di questa comunicazione deve dare informazione alle organizzazioni sindacali. Dopo di che deve individuare i criteri in base ai quali dichiarare quali sono le figure in eccedenza e/o sovrannumero. E di ciò deve dare informazione ai soggetti sindacali. In tale ambito possono scattare i contratti di solidarietà, in base ai quali si riduce il compenso ai dipendenti che continuano a svolgere a tempo pieno la propria attività. Per fare ciò occorre raggiungere uno specifico accordo, che deve avere una durata. In alternativa, sulla base dei criteri utilizzati (che devono riprendere quelli indicati dal DL n. 101/2013) si procede al collocamento in sovrannumero di questo personale ovvero alla riduzione del loro rapporto di lavoro in part time.