Accelerazione e semplificazione delle procedure concorsuali già indette e di quelle che
devono essere indette nell’attuale fase di emergenza sanitaria e modifica permanente
delle regole che presiedono allo svolgimento dei concorsi pubblici privilegiando la
utilizzazione di modalità informatiche e la preselezione tramite la valutazione dei titoli.
Sono queste le principali disposizioni dettate dall’articolo 10 del d.l. n. 44/2021 per le
procedure concorsuali pubbliche riferite ad assunzioni di personale nelle PA. Acquistano
un particolare rilievo la limitazione delle prove ad uno scritto e ad un orale, con la
previsione in alcuni casi del solo esame scritto; lo stimolo alla utilizzazione in modo ampio
delle tecnologie informatiche ed al ricorso a videoconferenze; la possibilità di utilizzazione
di sedi decentrate apposite e la introduzione della possibilità di fare ricorso alla valutazione
dei titoli come criterio per il passaggio alla fase ulteriore del concorso, ivi compresa
dunque la sostituzione ai quiz preselettivi. Viene inoltre previsto che le prove concorsuali in
presenza dal prossimo 3 maggio siano subordinate al rispetto dei vincoli di sicurezza
dettati da documenti validati dal Comitato Tecnico Scientifico. La disposizione si completa
con la introduzione di specifiche novità per alcune tipologie di concorso, tra i quali quello
per l’assunzione a tempo determinato di personale esperto di politiche di coesione.
Le disposizioni sono contenute nel d.l. n. 44, “Misure urgenti per il contenimento
dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di
concorsi pubblici”. Il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 79 dello scorso 1
aprile ed è operativo dallo stesso giorno della pubblicazione.
Appare opportuno che gli enti diano corso alla adozione di modifiche ai propri regolamenti
in modo da recepire le novità dettate dal decreto.