Le amministrazioni non possono giustificare il mancato rispetto dei tempi di pagamento
con la mancanza di disponibilità di risorse di cassa: ci viene inoltre ricordato che con il
recente decreto legge n. 19/2024 sono state incrementate al 30% le anticipazioni sui
progetti PNRR.
Inoltre le amministrazioni, in caso di irregolarità dei DURC devono disporre i pagamenti –
nel tetto del debito- a favore della PA nei cui confronti il privato è debitore. Quindi, non è
giustificato neppure in questo caso il mancato rispetto dei tempi di pagamento.
Nelle amministrazioni in cui vi sono più codici univoci di fatturazione si può dare corso alla
differenziazione della valutazione e, di conseguenza, della erogazione della indennità di
risultato sulla base dei tempi medi di pagamento che risultano dai singoli codici. E’
necessario considerare per ognuno di tali codici sia il dirigente/responsabile dello specifico
settore che quello economico finanziario. Al riguardo appare quanto mai utile che le
singole amministrazioni dettano delle specifiche disposizioni sia nell’ambito della
fissazione degli obiettivi sia all’interno delle scelte organizzative.
Si ricorda che, sulla base delle previsioni dettate dal d.l. n. 13/2023, le amministrazioni
devono assegnare ai dirigenti l’obiettivo di rispetto dei tempi medi di pagamento fissati dal
legislatore, rispetto da accertare attraverso la piattaforma per i crediti commerciali (PCC).