La sospensione dei termini per le procedure concorsuali dallo 1 maggio 2023 al 31 agosto
2023 per tutte le pubbliche amministrazioni nei confronti di coloro che sono residenti nei
comuni alluvionati non è un obbligo previsto dalla legge, ma una semplice facoltà. Siamo
all’articolo 4. E’ questa la novità di maggiore rilievo che impatta su tutte le pubbliche
amministrazioni italiane contenuta nel decreto legge n. 61/2023 nel testo che è stato
convertito con modificazioni dalla legge n. 100/2023. Sono comunque esclusi da tale
sospensione termini dei concorsi per il personale del servizio sanitario e della protezione
civile.
Rimane confermata la disposizione per cui è possibile prevedere lo svolgimento di prove
di recupero per le prove concorsuali fissate tra il 16 maggio ed il 31 agosto per i candidati
residenti o domiciliati nelle zone alluvionate. Tale possibilità matura a richiesta del
candidato che deve dimostrare la “oggettiva impossibilità” a partecipare alle stesse. Entro i
10 giorni successivi alla entrata in vigore del decreto, quindi entro lo scorso 12 giugno, i
candidati che non hanno potuto partecipare ai concorsi le cui prove si sono svolte tra il 16
maggio ed il 2 giugno possono presentare la richiesta per essere ammessi allo
svolgimento di prove concorsuali di recupero.
Viene confermata la possibilità di svolgimento in lavoro agile delle prestazioni fino a tutto
l’anno 2023.