La deliberazione della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti del Veneto n.
266/2023 ha stabilito che gli incentivi alle funzioni tecniche possono essere corrisposti ai
dirigenti per le attività connesse al PNRR e che la disciplina di questo istituto deve essere
data dalla regolamentazione degli enti, previa contrattazione.
Ci viene testualmente detto che “nonostante l’art. 45, co. 4, del D. Lgs. n. 36/2023 escluda la
possibilità di corrispondere gli incentivi ai dirigenti (in analogia a quanto previsto dall’art. 113 del D. Lgs. n. 50/2016), l’art. 8, co. 5, del D.L. n. 13/2023 – norma speciale – prevede che dal2023 al 2026 gli enti inseriscano anche i dirigenti, tra i destinatari dell’incentivo, seppur in vigenza del D.Lgs. n. 36/2023; la specialità della norma, infatti, deriva dall’aver disciplinato una parte della materia incentivi in relazione solo al Piano nazionale, in un’ottica di ulteriore incentivazione per finalità di raggiungimento degli obiettivi PNRR-PNC che permangono anche nell’applicazione del D. Lgs. n. 36/2023 (il D.L. 13/2023 è stato convertito dalla L. 41/2023 del 21 aprile 2023, quindi in data successiva al D.Lgs. n. 36/2023). A miglior intelligenza, si rileva che è proprio dalla lettura coordinata delle disposizioni di cui all’art. 8, co. 5, del D.L. n.13/2023 e all’art. 225, co. 8, del D.lgs. 36/2023 che risulta possibile erogare anche ai dirigenti gli incentivi de qui bus. Peraltro, la specialità della norma di cui si è detto, esclude che la stessa possa trovare applicazione al di fuori delle ipotesi tassative individuate (ovvero, in relazione ai Piani)”.